Page 9 - W Capo d'Orlando
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tutto questo non sia utopia, ma possa essere nel tempo qualcosa di attuabile con la colla
         borazione di tutti e che il nostro paese possa essere colorato come quello rappresentato dai
         nostri giovanissimi.

                Sarà questa pubblicazione a ricordarcelo nel tempo, quando i bimbi saranno di-
         ventati ragazzi e, i più grandi, giovanotti: sfogliando queste pagine, ritroveremo com’è che
         hanno visto il loro paese e come ne hanno scritto e ci imbatteremo nei loro desideri e sogni,
         che non si dovranno scontrare con la realtà.
                Certo, a loro verrà fatto comprendere che non bisogna essere avulsi dal contesto
         ambientale, ma è necessario profondere il loro impegno e che, soprattutto, i diritti cam-
         minano paralleli ai doveri. Bisogna cogliere le possibilità di un luogo magico, nato come
         villaggio di pescatori, sia pure con una realtà antica di importante città greca, e farlo fiorire
         come polo turistico di eccellenza con spiagge attrezzate, mare cristallino, costruzioni ben
         inserite nel contesto ambientale, locali che curino la qualità e chissà, proprio una buona
         parte di giovani ben inseriti nelle attività locali, grazie a scuole sempre più all’avanguar-
         dia, e non costretti a lasciare a malincuore il proprio paese per contribuire ad altre eco-
         nomie, dove i diritti dei lavoratori sono meglio garantiti. L’emigrazione deve essere una
         scelta voluta, non forzata, come ancora ci raccontano le valige di cartone di migliaia dei
         nostri nonni, “costretti” a lasciare famiglia e paese per poter assicurare il sostentamento
         alla propria prole. E su queste “scelte” sono testimoni anche le numerose comunità orlan-
         dine all’estero, a iniziare da quella di Fremantle in Australia, per citarne una con la quale
         abbiamo un rapporto di gemellaggio.
                Godiamoci, quindi, queste pagine che seguono, poi apriamo gli occhi del cuore e
         cerchiamo di fare insieme il paese che tutti vogliamo.


                                                                Rita Troiani
                                                      Dirigente Istituto Comprensivo n. 2
                                                             “Giovanni Paolo II”
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