In particolare, l'integrazione riguarda l'art. 15 ter comma 1 del Decreto Crescita, secondo cui “Gli enti locali competenti al rilascio di licenze, autorizzazioni, concessioni e dei relativi rinnovi, alla ricezione di segnalazioni certificate di inizio attività, uniche o condizionate, concernenti attività commerciali o produttive possono disporre, con norma regolamentare, che il rilascio o il rinnovo e la permanenza in esercizio siano subordinati alla verifica della regolarità del pagamento dei tributi locali da parte dei soggetti richiedenti”.
Si tratta di un provvedimento che ovviamente non riguarda solo Capo d'Orlando, ma tutti i comuni italiani, tanto da esser stato frutto di un accordo tra Governo e l'Associazione Nazionale che raduna tutti i Comuni.
“I commercianti che non dovessero risultare in regola con il pagamento dei tributi comunali riceveranno un avviso per regolarizzare la propria posizione, prima di procedere alla eventuale chiusura del locale – afferma ancora il Sindaco Ingrillì. Tra l'altro, nel regolamento che sarà al vaglio del Consiglio, è proposta una dilazione del pagamento fino a un massimo di 36 mesi. I morosi avranno quindi fino a tre anni di tempo per mettersi in regola.
Nessuna oppressione fiscale, quindi, ma solo la volontà di promuovere il principio di corresponsabilità: da un lato il Comune che assicura servizi di qualità, dall'altro il pagamento dei tributi comunali da parte di commercianti e cittadini. Vogliamo assicurare vivibilità ed elevata qualità della vita, ma per far ciò tutti dobbiamo concorre allo stesso obiettivo”.