Il fotografo Gaetano Spagnolo e la pittrice Herminia Delgado Núñez sono chiamati ad interpretare il paesaggio nebroideo servendosi delle rispettive tecniche. Il risultato che ne scaturisce è strabiliante: il paesaggio prediletto non è quello del Mezzogiorno, dai contorni definiti e dalle ombre nette; ma è il paesaggio mediterraneo, la cui luminosa trasparenza consente alle cose di stagliarsi, facendo credere a un’identità di essenza dei luoghi, o ad una fissità pietrificata dei volti. Il paesaggio rivelatore nelle fotografie di Spagnolo è quello in cui le cose sfumano progressivamente e le forme si fanno incerte. Occorre un lungo processo di addestramento per giungere a far sì che la natura stessa si riveli attraverso lo slancio dell'obbiettivo fotografico, per dare ad ogni scatto respiro di vita. Nella pittura tonale, l’artista raffigura la profondità dei luoghi in lontananza, stagliati su sfondi resi fluidi dai pigmenti diluiti dell'acquerello; il pennello delinea i contorni, l’inchiostro rende le variazioni d’intensità della luce, vela e rivela, a seconda che la macchia sia diluita o concentrata. E' questo che ci fa scoprire Herminia Delgado Núñez, con i suoi acquerelli effimeri, in cui il tratto sempre uguale e diverso, è in continuo mutamento,come il paesaggio svelato. Il finissage della mostra "Paesaggio Identità e forma" è programmato per le ore 18,30.

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